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San Giovanni Bosco sede sociale della camorra, Verdoliva: “Non facciamo di tutta l’erba un fascio”

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Escrementi - Ospedale San Giovanni Bosco di Napoli

Escrementi - Ospedale San Giovanni Bosco di NapoliNapoli - Dopo recenti indagini, si è rilevato che l'ospedale San Giovanni Bosco fosse la sede sociale del clan Contini. Il commissario straordinario dell’ASL Napoli 1, Ciro Verdoliva è stato in visita all'Ospedale stesso questa mattina Verdoliva ha voluto incontrare i dipendenti per confrontarsi su quanto messo in luce dalle indagini della magistratura. Ha fatto sentire a tutti, che i vertici ASL non hanno alcuna intenzione di fare di tutta l’erba un fascio.  Consapevoli che il San Giovanni Bosco pur essendo stato strangolato dal Clan, continua ad essere un presidio ricco di grandi professionalità. Verdoliva ho così voluto lanciare un messaggio molto forte a tutta la comunità. Continuare a fidarci di chi vive ed opera in questa struttura. Un piccolo gruppo di persone, o meglio di camorristi, non può rovinare quanto di buono fanno all'interno dell'ospedale. Queste le sue parole di questa mattina durante la visita: «Comprendo tutta l’amarezza non è facile continuare a lavorare con serenità quando il Paese intero ti addita come colluso con la camorra. Io dico che il lavoro svolto dalla magistratura è un lavoro preziosissimo, perché ci aiuta a fare pulizia e riportare la luce in zone di grande oscurità. Tutti noi che lavoriamo con impegno in una sanità difficile e schiacciata da decenni di malversazioni paghiamo un prezzo molto alto. Per ciascuno che non fa il proprio lavoro, o che peggio ancora si presta al malaffare, altri dieci sono chiamati a supplire e a fare più del dovuto. Il quadro emerso in questo ospedale è drammatico, e lo è ancor più per quanti invece hanno sempre lavorato sodo e in maniera onesta. Ora tocca a noi cambiare le cose, dimostrare a tutti quanto vale il San Giovanni Bosco è quanto vale l’ASL Napoli 1 Centro. Non sarà semplice ma, sono certo, se lavoriamo assieme possiamo raggiungere grandi risultati».

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Festa dei Gigli 2019. “La Sposa del Vesuvio”: si parla solo di lei, la donna giglio

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sposa del vesuvioIl turista, il visitatore, il nolano che si fa strada nell'affollatissimo Corso di Nola, dirigendosi verso l'agreste Villa Comunale, in cerca dei Gigli che fino a sabato notte saranno collocati in diversi punti della città, viene innegabilmente colpito da una magnificenza che si presenta agli occhi. Una struttura piramidale di un candido colore bianco, puro, etereo, vergine, in cui prendono forma con una pragmatica e terrena forza, due labbra turgide e carnose dipinte di rosso e due occhi, grandi e profondi di un colore azzurro celestiale, ravvivate da ciglia lunghe e nere, il tutto completato da un nasino all'insù che senza dubbi, completa un volto di una donna. E poi nascosto tra le aste di legno, si aggroviglia un lungo velo bianco, che nella giornata di domenica 30 giugno verrà sciolto e con i suoi 35 metri di lunghezza coprirà "la testa e la schiena" della bella sposa. Lei, la donna Giglio, è la "Sposa del Vesuvio", partorita dalla mente geniale dello stilista Gianni Molaro e donata alla famiglia Simonetti che quest'anno ha rivestito il Giglio dell'Ortolano. Ed incarna la figura di Therasia, la donna nobile e ricca, ma soprattutto cristiana e battezzata, che il futuro San Paolino conobbe a Barcellona. Therasia divenne sua moglie lo condusse alla conversione, che ebbe un'accelerata dopo la morte del loro primogenito, avvenuta pochissimi giorni dopo la nascita. Un Giglio che innegabilmente ha subito fatto esplodere chiacchiere, critiche, considerazioni e opinioni contrastanti. I più conservatori, quelli legati ad una "concenzione statica e cristallizzata" della Festa, che vede e accetta solo rivestimenti dei Gigli sobri e impregnati di significato prettamente e palesemente religioso, ha gridato allo scandalo. Addirittura c'è chi ha detto, ma resta comunque una "vox populi", che il Giglio con la firma di Molaro non merita la benedizione del Vescovo, prevista per domenica mattina in Piazza Duomo. Si sa anche che "la voce del popolo è la voce di Dio", ma è anche certamente vero che questa voce sia stata messa in giro da chi reputa la Sposa del Vesuvio troppo eccentrica, pagana e irrispettosa. Invece al polo diametralmente opposto, si batte una cospicua e composita parte di persone, a cui invece "questo Giglio piace e non poco". Per il suo carattere sorprendente, cosi fortemente in rottura con i prototipi tradizionali e medievali, che porta alla Festa dei Gigli uno stile moderno, più asciutto, più immediato, semplice nella costruzione ma prepotente nell'essenza e nella sua forza evocatica. Ma nonostante l'estrema facilità con la quale qualcuno ha giudicato questo capolavoro, perché ogni Giglio è un pezzo d'arte di inestimabile valore, Molaro nel progettare questo rivestimento ha impresso un significato che va oltre il banale giudizio. Perché in quella figura astratta, femminile e prorompente si cela Therasia che si innalza a simbolo d'amore, di fede, di speranza e di gioia. Perché lei è stata madre, moglie e cristiana. Lei, donna forte e devota, ha condotto Paolino alla riscoperta della Fede e di Cristo. Lei, emblema d'amore e sofferenza, a lungo dimenticata e messa in disparte, riprende vita, si riprende il suo posto, il suo spazio in una festa "di cui anche lei, storiograficamente, ha i suoi meriti". Lei che è stato il mezzo divino che ha reso Paolino un Santo, che lo ha condotto per mano nel lungo percorso di Fede. Perché lei, una donna e moglie fedele, è stata il tramite celestiale perfetto, che ha condotto il Santo più amato dai Nolani da una vita terrena a quella eterna. È stata lei che ha contribuito a rendere Paolino un esempio di fede e di religione. È anche grazie alla Sposa del Vesuvio che esiste la Festa dei Gigli. Ed è giusto ricordarla. Finalmente è arrivato il momento.

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Fisici napoletani scoprono le “Sorelle della Terra”: tre nuovi pianeti simili al nostro Pianeta

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E' di fondamentale importanza la nuova scoperta messa appunto dal team della NASA. Stiamo parlando di un sistema planetario con tre pianeti di tipo terrestre, il quale è stato rintracciato grazie alle nuove tecnologie e al lavoro degli esperti. Tra di essi vi sono anche due studiosi napoletani, precisamente legati all'Ateneo della Federico II. Lo strumento che ha permesso agli astrofisici di raggiungere questa meta è telescopio spaziale TESS. Grazie a quest'ultimo, la squadra è riuscita ad inquadrare tali elementi celesti  e metterli a fuoco. Come detto in precedenza, parliamo di  tre pianeti di massa simile alla Terra, intorno a una piccola stella vicina. Tra di essi, il più piccolo ha una dimensione compresa tra Marte e la Terra. Tutti pensano che la scoperta sarà decisiva per capire meglio il nostro universo e più in particolare, il ruolo e le caratteristiche degli esopianeti. Ma come abbiamo già accennato in precedenza, questo avvenimento parla anche napoletano. Quest'ultimi sono Giovanni Covone, astrofisico presso il Dipartimento di Fisica della Federico II e membro della collaborazione internazionale, e Luca Cacciapuoti, studente della Laurea Magistrale in Fisica con una passione per la caccia ai pianeti extrasolare. Il soddisfatto Dott. Covone ha affermato: "La missione TESS cerca di rispondere alle domande alimentate dal nostro desiderio di capire da dove veniamo e se siamo soli nell'universo.  Se osservassimo il Sole da uno dei mondi della stella L 98-59, i transiti via Terra e Venere ci potrebbero ine -durre a pensare che i pianeti siano quasi identici, ma sappiamo che non lo sono. Abbiamo ancora molte domande sul perché la Terra sia diventata abitabile e Venere no. Se riusciamo a trovare e studiare esempi simili attorno ad altre stelle, come L 98-59, potremmo svelare alcuni di questi segreti". Complimenti a questi due ottimi professionisti, i quali non si limitano a fare in modo magnifico il loro lavoro. Essi hanno il merito di  portare avanti il nome della cultura partenopea nel Mondo.

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Sessa Aurunca: 20enne muore durante la partita di calcetto

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Calcetto

CalcettoCaserta - Nel comune di Sessa Aurunca ieri un giovane 20enne è venuto a mancare a seguito di un malore durante la partita di calcetto. Sarà stato il caldo, o forse le condizioni fisiche del ragazzo di cui non sappiamo ancora nulla. Fatto sta che durante una partitella a calcetto tra amici, Mirko Ciprino ha perso la vita. Durante quell'ora di svago si è accasciato a terra, dunque gli amici hanno subito richiesto l'intervento dell'ambulanza che è prontamente arrivata dall'ospedale più vicino, quello di San Rocco. Il giovane ha passato la notte intubato per poi passare al reparto rianimazione. Nulla di fatto. I medici erano consapevoli della gravità delle condizioni, hanno provato a fare il possibile. Purtroppo alle 6 di questa mattina si è spento Mirko. Non possiamo fare altro che stringerci intorno alla sua famiglia. Inoltre, in attesa di ulteriori sviluppi sulla morte del ragazzo, vi invitiamo a fare molta attenzione nel praticare sport in presenza di un sole così forte.

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Napoli. Due 16enni precipitano da 5 metri per scattare un selfie

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Quanto vale un selfie? Quanto vale il brivido di un'azione pericolosa che può far crescere i consensi sui nostri profili social? Ce lo siamo chiesti più volte, se ne è parlato e scritto, si è studiato il comportamento, proveniente soprattutto da adolescenti, che razionalmente giudichiamo sconsiderato. Fabio Rovazzi, il 7 maggio scorso, ha indossato i panni de Le Iene, noto programma televisivo, e ha seguito la coppia russa formata da Angela Nikolau e Ivan Kuznetsov, professionisti che sfidano almeno una volta al mese le altezze, per scattare "selfie estremi", fenomeno sempre più pericoloso e dilagante tra i giovani di tutto il mondo. Ma non c'è bisogno di arrivare fino in Russia, questo è un fenomeno che colpisce anche i nostri ragazzi italiani, campani, napoletani. Possono essere i nostri vicini di casa, i compagni di banco di nostro figlio o magari proprio i nostri figli. Due anni fa, c'era stato il caso dei cinque ragazzini che avevano sfidato la morte sul tetto dei Molini Marzoli, a Torre del Greco; lo scorso 19 aprile, una diciannovenne ucraina aveva rischiato la vita per un selfie sul campanile del Santuario di Pompei. Questa notte la storia si è ripetuta. I protagonisti di questo ennesimo caso di moda assurda sono due sedicenni napoletani. I due ragazzini si sono arrampicati su una recinzione per scattarsi un selfie e dopo aver perso l'equilibrio, sono finiti al di sotto del muro scavalcato, precipitando da un'altezza di 5 metri. L'episodio si è verificato in via Nazionale delle Puglie, a Ponticelli, nei pressi del parcheggio di un supermercato dove i due minori si stavano scattando delle foto pubblicandole sui social. C'è stato l'intervento di due ambulanze del 118, con la postazione "Miano" e "Aeroporto" "che hanno soccorso i minori, entrambi feriti in modo lieve nonostante l'altezza da cui erano precipitati. Delle siepi al di sotto della recinzione, che hanno attutito la caduta, sono state la loro salvezza. Nonostante il "lieto fine" della vicenda, dovremmo tutti noi interrogarci su queste azioni e magari parlarne di più nelle scuole, all'interno dei nuclei familiari o in qualsiasi ambiente socio-educativo, perché forse solo il dialogo può evitare che si cada nell'assurdità di un gesto pericolosissimo e senza un minimo di logica.

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Crollo Ponte Morandi, papà di Giovanni Battiloro: “Vogliamo verità per nostro figlio”

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Come ben tutti sanno, grazie soprattutto alle varie foto e video che stanno circolando in rete, questa mattina è stato distrutto il Ponte Morandi. Allo stesso modo, tutti ricordano la tragedia avvenuta nello scorso agosto e nella quale morirono sei cittadini napoletani. Tra di essi, la storia che ha un po' colpito tutti è quella di Giovanni Battiloro e dei suoi tre amici, tutti originari di Torre del Greco. I quattro erano infatti partiti per una vacanza, ma non riuscirono mai arrivare a destinazione per quel maledetto crollo. Oggi il Signor Roberto (padre di Giovanni Battiloro) ha voluto ricordare il figlio che perse la vita in quel misfatto. Lo ha fatto con un post sul suo profilo Facebook, con tanto di foto di suo figlio sorridente e spensierato. Nel post si legge: "Noi non crolleremo Gio'. Nessuna vincita economica, nessun rimborso ci allontanerà' dalla nostra ricerca di fare verità, urlare il bisogno di avere giustizia per te e per le altre 42 vittime. Noi siamo la testimonianza di un ponte che non crollerà.  Resterà in piedi sino alla fine, fino a quando gli uomini che ti hanno ucciso non marciranno in galera, colpevoli di strage cosciente". Nel frattempo, tra le macerie e il ricordo dei cari scomparsi, il processo continua. Ricordiamo che tra gli indagati vi sono i vertici di Spea, di Autostrade per l'Italia, Anas e alcuni rappresentanti del Ministero per le Infrastrutture e dei Trasporti. Il caso aveva infatti gettato fango sulle modalità di gestione e soprattutto di manutenzione della nostra rete autostradale. E' stato anche il primo "disastro" del quale si è dovuto occupare il Governo formato da Cinque Stelle e Lega Nord. In modo particolare i primi si sono battuti molto all'epoca per le concessioni che erano state fatte ai privati, con riguardo proprio alla società Autostrade. Si spera che questa triste vicenda giudiziaria possa concludersi nel migliore dei modi.  

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Universiadi, i dispositivi antitraffico non funzionano: la città è nel caos

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ausiliare traffico

ausiliare trafficoNapoli - Il traffico paralizza la città. I dispositivi antitraffico posti per l'evento delle Universiadi ha creato dei gravissimi danni alla viabilità. In realtà il discorso non può limitarsi alla viabilità, perché questo traffico ha provocato e potrà provocare fino al 14 luglio ingenti danni all'economia ed all'inquinamento. Infatti molti negozi resteranno tagliati fuori dalle traiettorie cittadine. Per l'inquinamento invece, questo si accumulerà in alcune aree in particolare come quella della Riviera di Chiaia. Quello che è accaduto stamattina ha un qualcosa di incredibile. Forse perché non tutti erano a conoscenza di questi dispositivi, o forse non hanno altre alternative che transitare per quelle strade. Fatto sta che da Piazza de Martiri a Piazza Amedeo, il traffico era talmente intasato che alcuni hanno deciso di parcheggiare l'auto e proseguire a piedi. All'interno delle macchine si trovavano in una condizione pietosa a causa del calore e ciò non era certo motivo si sollievo per i residenti. Tutto questo parrebbe essere il frutto di un indisciplinato piano per la manifestazione delle Universiadi. Un piano che in base ai risultati di oggi potrebbe rivelarsi disastroso e far cadere nel baratro l'evento. Nella giornata di oggi infatti le Universiadi sono state sulla bocca di tutti, ma in maniera negativa. Il direttore generale di Confcommercio Campania Pasquale Russo ha dichiarato che la vivibilità dei cittadini è seriamente messa alla prova dall'ennesima prova di improvvisazione in un settore che andrebbe invece governato con la collaborazione di tutti. Non ascoltare le parti interessate per il piano mobilità rischia di mettere in ginocchio e vanificare gli sforzi che si stanno facendo in questo periodo. Per questo che il direttore ha richiesto un incontro urgente al Comune di Napoli per poter mettere in atto tutti i possibili accorgimenti ancora possibili.

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Spuntano i primi roghi tossici nel Napoletano. Rischio enorme per la salute

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A Napoli e Provincia l'emergenza rifiuti sembra dilagare e non arrestarsi. Con l'immobilità dei vari siti di stoccaggio e i cumuli di rifiuti che inondano il selciato, iniziano a vedersi anche i primi roghi tossici nelle campagne. La situazione quindi inizia a diventare ancora più seria, soprattutto per la salute dei cittadini. A rendere noto il pericolo dei roghi tossici è il Consigliere Regionale dei verdi, Francesco Emilio Borrelli, assieme al portavoce del Sole che Ride in Campania, Vincenzo Peretti. Borrelli denuncia il tutto tramite la sua pagina Facebook, in un lungo post con tanto di foto di roghi allegate. In esso si legge: "Continuiamo a ricevere numerose segnalazioni circa la presenza di cumuli di immondizia lungo le strade di Napoli e provincia. Le nostre pagine social sono destinatarie di decine di messaggi, corredati da foto e video, da parte di cittadini che, a causa del caldo, denunciano la presenza di insetti e ratti in prossimità dei cumuli". "Al di là di tali fenomeni, - continua la nota - che in ogni caso seguiamo con la massima attenzione, siamo particolarmente preoccupati dalle segnalazioni dei roghi tossici che ci stanno pervenendo da alcuni comuni della provincia. Il nostro timore è che i delinquenti, approfittando della situazione critica, intensifichino gli ecoreati che hanno afflitto le nostre terre. A tal proposito abbiamo inviato una segnalazione alle forze dell’ordine circa un rogo nei pressi dell’Asse mediano nei pressi del centro commerciale ‘Le Porte di Napoli’. I ritardi nella raccolta non autorizzano a compiere atti illeciti. Al contrario tale criticità dovrebbe essere affrontata con una rinnovata maturità e coscienza civica dalla cittadinanza che dovrebbe fare il massimo per limitare i disagi, evitando comportamenti incivili. Da parte nostra continueremo a profondere il massimo impegno per trovare una soluzione nelle sedi istituzionali". La situazione dei rifiuti è ormai diventata quasi insostenibile. L'estate appena iniziata si preannuncia torrida anche sotto questo punto di vista, sperando che i roghi tossici diminuiscano.

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Napoli: Alessandra Clemente incontra la famiglia del tabaccaio aggredito a Chiaiano

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pagina fb clemente

[caption id="attachment_298474" align="aligncenter" width="600"]pagina fb clemente pagina fb clemente[/caption] Napoli - Questa mattina Alessandra Clemente, assessore ai giovani ed alle politiche giovanili, insieme al Presidente Regionale di Federtabacchi Francesco Marigliano si è recata alla stazione di Chiaiano-Marianella per dare sostegno alla famiglia del tabaccaio aggredito poche settimane fa. Dopo la visita del primo cittadino Luigi De Magistris, anche l'assessore Alessandra Clemente ha voluto mostrare tutta la sua solidarietà alla famiglia del tabaccaio. Fu aggredito alla fermata di Chiaiano da un giovane nigeriano, probabilmente in seguito a un tentativo di rapina. Mentre l’aggressore è stato immediatamente fermato, il proprietario della tabaccheria è finito a terra, con il sangue che fuoriusciva dalla bocca, ed è stato ricoverato in prognosi riservata. Ora l'attività ha riaperto grazie agli sforzi ed alla disponibilità della famiglia. Un segnale veramente forte per dimostrare di non arrendersi mai. Cercare di superare gli ostacoli e le difficoltà, soprattutto farlo per quell'uomo, che ancora oggi combatte per la sua vita.

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Emergenza rifiuti, Governo: “Rimuoveremo i rifiuti dalle strade di Napoli, ci serve il vostro aiuto”

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A Napoli il problema della spazzatura sembra esser diventato una vera e propria "Emergenza rifiuti", simile a quella subita qualche anno fa. Tra siti di stoccaggio bloccati, strade straripanti di rifiuti di ogni tipo e i roghi, sembra che Napoli necessiti di un intervento serio, che investa lo Stato centrale a Roma.  Di Emergenza rifiuti ha parlato il Ministro dell'Ambiente Sergio Costa, il quale è intervenuto alla Procura della Repubblica di Napoli Nord, per la presentazione dello studio sull'impatto sanitario degli smaltimenti e delle combustioni di rifiuti. Parlando a nome del Governo infatti, il politico a capo del dicastero di riferimento ha detto: "La prima risposta che lo Stato darà sul fronte ambientale in determinate zone tra Caserta e Napoli, è levare il carburante da terra. Cioè rimuovere i rifiuti dalle strade. Lo faremo in collaborazione con la Regione, ma ci servirà anche il contributo dei cittadini e dei sindaci". "Questa operazione - continua il ministro - verrà fatta quanto prima, così permetteremo alle persone di dormire con le finestre aperte e per settembre non ci ritroveremo punto e a capo. I medici di base saranno molto importanti nella lotta all'impatto ambientale dei rifiuti. Saranno loro a dover compilare le schede sui pazienti, come stabilito dal protocollo firmato con il Governo a Caserta nel novembre scorso. Mi aspetto che lo facciano gratuitamente". Insomma, il piano del Governo sembra chiaro. Si mira a rimuovere i rifiuti dalle strade della Campania e restituire a Napoli un assetto da città civile. Speriamo che ci riusciranno. 

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Traffico Universiadi, De Luca: “Abbiate pazienza, Napoli migliorerà dopo l’evento”

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Le Universiadi hanno già investito Napoli con la febbre del grande evento, nel e nel male. Riguardo al male infatti i napoletani oggi hanno dovuto testare il piano traffico previsto per la grossa manifestazione sportiva e non ne sono stati molto contenti. Dal punto di vista della viabilità infatti, questa giornata verrà ricordata per gli ingorghi record e la confusione sulle strade partenopee. Sulla questione Universiadi e traffico, è intervenuto il Presidente del Consiglio Regionale della Campania, Vincenzo De Luca. Quest'ultimo ha infatti detto che: "Questi disagi la città li avvertiva già prima. Credo che quello che stiamo facendo per le Universiadi alla fine migliorerà il sistema di viabilità." "Ci vuole un po' di pazienza perché se si deve realizzare la corsia preferenziale e fare la pavimentazione stradale, bisogna farla". - ha ribadito De Luca, secondo quanto riportato da il Mattino - "Ma credo che sia un lavoro essenziale per garantire una mobilità rapida. Stamattina ho fatto il percorso dal Porto a dopo la Galleria Vittoria e si cammina in modo splendido. E' una corsia dedicata alle migliaia di atleti che scendono dalle navi e in 5 minuti sono allo stadio tutto rinnovato. È un'altra Napoli". Si spera che il disagio sia presto superato e che tutti i partenopei riescano a godersi questa bella manifestazione.

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Intervento record al Monaldi: napoletano salvato da un cuore artificiale

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ospedale Monaldi

ospedale Monaldi Napoli - Intervento salvavita all'ospedale Monaldi di Napoli. Impiantato un nuovo LVAD (Left Ventricular Assist Device) di quarta generazione (heartmate 3), in collaborazione con il centro di cardiochirurgia di Bad Oeynhausen, individuando una nuova strategia per combattere lo scompenso cardiaco terminale. L'intervento è stato effettuato dalle equipe del dott. Andrea Petraio, responsabile della Uosd Assistenza meccanica al circolo e dei trapianti nei pazienti adolescenti e del dottor Michelangelo Scardone, responsabile della Uosd Tecniche avanzate in cardiochirurgia, con il supporto del dottor Micheal Schoenbrodt del centro di Bad Oeynhausen e degli anestesisti afferenti all'Unità operativa complessa di Anestesia e Terapia intensiva post-operatoria, diretta dal dottor Antonio Corcione. L'intervento è stato eseguito su un paziente di 46 anni, affetto da cardiomiopatia dilatativa post ischemica terminale e inviato al Monaldi dai colleghi dell'Utic di Villa dei Fiori di Acerra. A causa della ridotta funzionalità cardiaca in scompenso cardiaco grave, il paziente è stato immediatamente inserito in lista per un trapianto cardiaco, ma dato il progressivo peggioramento del quadro clinico, in attesa di un organo compatibile, è stato necessario, dopo aver avuto il parere positivo anche del responsabile della Uosd Scompenso cardiaco e cardiologia riabilitativa del Monaldi, Giuseppe Pacileo, effettuare un intervento per l'impianto di un Left Vad di IV generazione. "Tali device - spiega il dott. Andrea Petraio - rappresentano l'unica terapia possibile in un'era come quella attuale, dove la carenza cronica di donatori ormai ha aumentato sempre più il divario tra domanda ed offerta. Basti pensare che lo scompenso cardiaco end-stage ha una tale incidenza nella popolazione da poter stimare, nel mondo, un decesso pari a 150 persone al giorno. Ritengo che il gold standard resti pur sempre il trapianto. Ma, come nel caso del paziente trattato, la giovane età e la prospettiva di vita richiedono di intervenire celermente per cercar dar loro la possibilità di preservare gli altri organi in attesa di un cuore compatibile. Il paziente, a soli 19 giorni dall'intervento, è stato dimesso dopo un percorso complesso che, tuttavia, gli ridà speranza di vita". "A causa della preesistente malattia cardiovascolare diffusa, si trattava di un intervento particolarmente complesso che è stato possibile grazie alla presenza di un team multidisciplinare e internazionale", spiega Antonio Giordano, commissario straordinario dell'Azienda Ospedaliera dei Colli. "Attivando collaborazioni e scambi di conoscenze con le principali strutture sanitarie internazionali lavoriamo costantemente per rendere le prestazioni sanitarie dell'Azienda sempre più all'avanguardia", conclude.

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Senzatetto trovato morto in auto a Napoli. Si trovava lì da diversi giorni

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Segnaliamo un nuovo caso di clochard che, abbandonato da tutto e da tutti, ha trovato la morte nella solitudine più totale. Drammatiche sono infatti le immagini del video che è stato pubblicato sulla pagina Facebook di Francesco Emilio Borrelli.  Da quanto riporta il video, il cadavere dell'uomo è stato ritrovato all'interno di un auto abbandonata, nei pressi di via Ferrante Loffredo all'Arenaccia (Centro storico di Napoli). Probabilmente la salma si trovava lì da alcuni giorni, dato lo stato di decomposizione che è stato accertato dagli uomini della Polizia Scientifica.   Da tempo denunciamo le condizioni dei senzatetto napoletani (anche se il discorso potrebbe estendersi al mondo inetro). Parliamo di persone completamente abbandonate dalle istituzioni ed emarginate dalla società. Più della politica stessa, è quest'ultima ad essere responsabile. Siamo noi infatti (se non tutti, quasi) a voltare le spalle a chi fa l'elemosina. Siamo sempre noi che preferiamo buttare il cibo nella spazzatura, piuttosto che regalarlo a qualcuno che ne ha bisogno o a qualche associazione. Detto ciò, come possiamo pretendere che lo Stato si prenda cura dei "barboni", se non siamo noi i primi ad esserlo? Non dimentichiamoci che lo Stato non è un'entità astratta o il ritrovo dei banchieri burocrati, brutti e cattivi. Ma siamo sempre noi a comporlo e a decidere chi deve rappresentarci, nei nostri difetti e nelle nostre emozioni del momento.  Un plauso va alle molte associazioni, tanto laiche quanto religiose, che in un modo o nell'altro allietano un po' la vita di questi "senza Dio". Sono le stesse che ogni giorno permettono che i casi come quello dell'Arenaccia diminuiscano o meglio non si ripetano più.  

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Universiadi. ANM offrirà servizio notturno: orari di treni e bus

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Napoli - L’ANM, Azienda Napoletana Mobilità, scende in campo per le Universiadi di Napoli 2019 rafforzando il trasporto pubblico su ferro, su gomma, l'offerta di parcheggi e la controlleria. E' stato infatti siglato l'accordo sindacale tra i vertici dell'azienda di trasporto del Comune di Napoli, il Comune stesso e la stragrande parte delle sigle sindacali, che permetteranno il prolungamento dell'intera offerta di mobilità e sosta per tutti coloro che sono in arrivo a Napoli per le Universiadi e per i napoletani che potranno godersi le gare contando su servizi di trasporto pubblico rafforzati. Secondo l'accordo siglato, la Linea 1 della Metropolitana di Napoli avrà un prolungamento dei turni di esercizio fino alle 02.00 del mattino nelle giornate del 3, 5, 6, 12, 13 e 14 luglio. Nelle altre giornate del periodo non interessate dal prolungamento, il servizio prevederà l’ultima corsa da Garibaldi alle 23.02. Prolungamento notturno anche per la Funicolare Centrale che, per l'intera durata delle Universiadi, effettuerà le corse fino all'01.00 di notte, mentre nelle giornate del 3, 5, 6, 12, 13 e 14 luglio, funzionerà fino alle 02.00. In occasione delle Universiadi Anm rafforzerà anche alcune linee su gomma che riguardano, in particolare, le aree degli impianti sportivi di Napoli coinvolti nell'evento. Nel dettaglio: - la linea 502, che collega tutta la zona di Fuorigrotta, allungheràil proprio percorso raggiungendo anche il parcheggio di fianco alla ex base Nato, per permettere agli spettatori di parcheggiare lì l'auto e muoversi liberamente tra gli impianti sportivi della zona occidentale; la linea sulla direttrice Piazzale Tecchio-Bagnoli circolerà ogni 15' e, nel periodo delle Universiadi, sarà in servizio dalle 00.06 del mattino all'una di notte; - rafforzata anche la linea 196 che collega Piazza Garibaldi con la zona del Palavesuvio di Ponticelli: la linea secondo l'orario estivo dovrebbe passare ogni 30' ma, per il periodo delle Universiadi, conserverà la tabella invernale che prevede un passaggio ogni 15'; - più corse anche per la linea 151 che collega Piazza Garibaldi con la zona di via Acton, dove si svolgeranno le gare della vela, la Riviera di Chiaia che ospita lo stadio del Tennis e Fuorigrotta. Anm si mette al servizio delle Universiadi anche per quanto riguarda le aree della sosta in città: per permettere l'istituzione delle corsie preferenziale e lasciare lo spazio necessario ai mezzi delle Universiadi e alle aree di sicurezza, l'azienda rinuncerà per il periodo delle gare ad oltre 850 stalli di sosta nelle cosiddette "strisce blu". Anm ha infine previsto il prolungamento dell'orario di apertura dei parcheggi Spalti (piazza Municipio), Bagnoli e Mancini e dell’area di sosta del Palargento. Infine, potenziato ovunque il servizio di controlleria. "E' stato trovato l'accordo sul prolungamento orario dell'offerta di trasporto pubblico nei giorni delle Universiadi" dichiara il Vicesindaco Enrico Panini. "I cittadini napoletani e i tanti turisti che accorrerano per il grande evento sportivo potranno spostarsi in città più facilmente di notte e di giorno: orari incrementati ed una flotta di autobus potenziata che condurrà verso i luoghi in cui sono localizzate le competizioni. Per due settimane Napoli sarà il centro del mondo non solo a livello mediatico. Ospiteremo migliaia di persone provenienti da tutte le nazioni e, pertanto, stiamo impegnando tutte le nostre forze per garantire loro un'accoglienza adeguata ad una manifestazione di questo calibro e degna di una città spettacolare".

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Inizia l’estate a Napoli: due concerti gratuiti al Maschio Angioino

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Maschio Angioino

Maschio-Angioino Napoli - L'estate è arrivata anche a Napoli. Per festeggiare l'inizio della stagione più divertente dell'anno, la città offrirà a napoletani e turisti due spettacoli unici e ad ingresso libero. Dei concerti accompagnati da letture dal forte impatto emotivo. Il tutto nella cornice splendida del Maschio angioino. Il primo è stasera venerdì 28 giugno ore 20.00 Maschio Angioino Live JAZZmigr_ACTION Luca Signorini violoncello, Bruno Persico pianoforte, Gianni Stocco basso elettrico, Enrico Del Gaudio batteria Letture di Enzo Salomone Testimonianze di Pietro Migliaccio medico volontario in Africa ed a Lampedusa, Sandra Mouaikel attice franco-libanese Ingresso: libero Info: 08119574887 / 3755081283 / info@euforikanapoli.it/ www.euforikanapoli.it   il secondo domani, sabato 29 giugno ore 21.00 Maschio Angioino, cortile Music beyond borders Musica oltre i confini Amazones d'Afrique: Mamani Keita (vocal), Ahouefa "Fafa" Ruffino (vocal), Mamounata "Kandy" Guira (vocal), Franck Baya (drums), Salif Kone (guitar), Nadgib BenBella (Turntable/serato), Gregoire Huge - TM / FOH La Zero Pulcinella e Mamma Africa (Brunello Leone e Ibrahim Drabo) Orchestra dei Braccianti di Terra! Onlus Marzouk Mejiri e la sua Fanfara Station Promosso dall'Assessorato alla cultura e al turismo Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti Info: assessorato.cultura@comune.napoli.it/ 3290638181

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“Angri vive di San Giovanni”: la storia della festa più sentita dagli angresi

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La festa di San Giovanni Battista di Angri. La festa si tiene alla fine di giugno fino ai primi giorni di luglio: infatti il 30 giugno si tengono la messa all’aperto e la peregrinatio, che si protrae al giorno successivo. Nello stesso giorno,  abbiamo la processione del santo e l’evento di chiusura della festa il 2 luglio con gli spettacolari botti. Gli eventi civili interessano la Villa Comunale, dove si tengono i concerti. [caption id="attachment_297676" align="aligncenter" width="600"] Cassa armonica in fase di preparazione per la festa, Villa Comunale, luogo dove si tengono i concerti, foto scattata il 24/06/2019[/caption] Durante il periodo di festa, le tante bancarelle che tappezzano la città sono illuminate da splendide luminarie, di cui alcune poste al centro cittadino sono caratterizzate da suggestivi effetti. La festa di San Giovanni è la più sentita dagli angresi. [caption id="attachment_297691" align="aligncenter" width="600"] Striscione in prossimità della recinzione della Villa Comunale, foto scattata il 24/06/2019[/caption] La vicinanza del popolo al santo è forte, lo si tocca con tatto sul territorio, ci sono tante immagini votive dedicatogli che costellano il centro storico. [caption id="attachment_297721" align="aligncenter" width="456"] Immagine votiva a San Giovanni Battista prospiciente alla collegiata dell'omonima chiesa. In passato è stata in uno stato di deterioramento imbarazzante e solo recentemente ha acquisito legittimamente il suo vecchio volto, così come noi oggi la vediamo. La data dell'inaugurazione è datata il 25/07/2010. Foto scattata il 24/06/2019[/caption] Conosciamo adesso la storia della festa. Secondo una leggenda, la statua ha radici remotissime risalenti a 1000 anni fa. Due navi di cui non conosciamo le fattezze, però facendo riferimento al XII secolo d.C. potrebbero trattarsi di galee, si occupano del commercio di recipienti di creta destinato al territorio dell’Africa, probabilmente la parte settentrionale. Questa è dominata dagli Almohadi i quali sono particolarmente accondiscendenti ai commerci con alcuni territori dell’Italia, per esempio la Sicilia e le repubbliche marinare, anche se non corrono buone acque tra cristiani e musulmani a causa delle crociate. Le navi operano nel Mar Tirreno, visto il numero considerevole di porti diventa difficile comprendere da dove arrivassero, però abbiamo un'indicazione sul sito del Comune di Angri che si fa riferimento a marinai amalfitani, dunque potrebbe trattarsi di uomini appartenenti alla tarda Repubblica Amalfitana, prima che declinasse nel 1131 a opera dei Normanni. Stando alle parole di Giancarlo Forino, uno studioso della festa di Angri, ci sono state delle attente analisi di tipo tecnico scientifico inerente la statua, che sarebbe databile tra la fine del XII secolo e l'inizio del XIII. Se seguiamo queste parole e si tratta di marinai amalfitani, certamente non si può alludere ai fasti della Repubblica amalfitana. Ritornando alle navi, su una di esse ci sta la statua di san Giovanni creata da un marinaio tramite un vecchio albero della nave, da qui si comprenderebbe il colore della statua. Per una questione di competitività, poiché la nave che ospita San Giovanni è più veloce, i marinai che non ospitano la statua pensano bene di prenderla dall'altra nave e incendiarla, tuttavia essa non brucia, dunque optano di lasciarla sulla terra ferma facendola trainare da buoi.I buoi giungono in campagna del territorio angrese e i contadini individuano la portentosa statua. Sussiste un’ampia letteratura di scoperte di oggetti sacri in ambienti bucolici della Campania e in periodi indeterminati. Solo nel 1302 abbiamo una notizia certa della vicinanza degli angresi al santo, quando gli viene dedicata una chiesa, la quale nasce dalle ceneri di quella vecchia appartenente a Sant’Angelo. La chiesa diventa Collegiata nel 1475 per volere di papa Sisto IV. Essere Collegiata significa diventare una chiesa importante cui non è sede di vescovo ma dell'abate che è a capo del capitolo, il quale consta di 15 membri scissi in tre gruppi di importanza: al primo gruppo ci  sono 6 cantori,  al secondo 4 canonici assistenti, poi 4 canonici curati che congiuntamente all'abate occupano il gradino più alto. L'edificio presenta la facciata a salienti e in bugnato di piperno, che ricorda tanto la facciata della chiesa del Gesù Nuovo a Napoli  costituita da bugnato a punta di diamanti. In alto al centro è presente un rosone di pietra di arte catalana, prima l'edificio religioso ha avuto altri due rosoni ai lati della facciata, purtroppo a causa della Seconda guerra mondiale sono andati perduti e sono stati sostituiti da finestre circolari. Il portale d'ingresso è costituito interamente di marmo. Accanto alla Collegiata c'è l'edificio abbaziale di 3 piani decorati da lesene e cornici, inoltre al primo piano c'è un'epigrafe con scritto le seguenti parole: "Pio IX pontefice massimo, Vittorio Emanuele III re imperatore, Benito Mussolini duce, Teodorico de Angelis vescovo, addi 15 maggio 1938 - XVI Angri. Fervente di opere di fede solennemente si consacrò al divin cuore di Gesù in piratori e promotori l'abate Giuseppe Vaccaro, il podestà Arturo Cosenza". Il campanile affianca il suddetto edificio ed è  contornato in basso da una raffigurazione della Madonna con Bambino, al centro c'è l'orologio del 1886, al di sopra una meridiana datata "a.D. 2000", che è coronata da due piccole campane. [caption id="attachment_297731" align="aligncenter" width="600"] Facciata della Collegiata di San Giovanni Battista, foto scatta il 24/06/2019[/caption] Quando inizia la festa di San Giovanni?  A detta del suindicato studioso, la festa attecchirebbe alla metà del '500 e il rituale religioso non si è tenuto sempre nel mese di giugno, bensì solamente ad agosto, quando si celebra il martirio del santo. Sul sito del Comune di Angri si fa rinvenire il culto e la festa al 1600, quando gli angresi sono miracolati dal santo dalle calamità naturali. Questa prassi è giunta fino a noi, quando c'è stata l'eruzione vesuviana del 44 gli angresi hanno preso la statua mettendola in processione per arrestare la furia del Vesuvio. https://www.youtube.com/watch?v=REH3L4EmLnc Nei primi anni del XVIII secolo viene creata una statua in argento e bronzo dallo scultore Giacomo Colombo e dall’argentiere Vincenzo Avitabile. La statua è voluta dal sindaco di Angri Lorenzo Rossi ed è stata destinata al reverendo del capitolo e all’abate Paolo d’Elia. [caption id="attachment_297734" align="aligncenter" width="177"] Scultura in argento e bronzo di San Giovanni risalente ai primi anni del XVIII secolo e realizzata da Giacomo Colombo e Vincenzo Avitabile. San Giovanni presenta una capigliatura riccioluta coronata da un'aureola in bronzo. Sulla mano sinistra è in atto di benedire, mentre quella destra reca una croce. Il mezzo busto poggia su un basamento adornato di temi vegetali e ai quattro lati vi sono i piedritti. Il basamento riporta posteriormente una scritta latina: “Universitas terrae Angriae tempore sindacatus magnifici Laurentii Rossi et economatus magno rum Marci Pisacane et Francisci Bonelli ad MDCCVIII". La foto è stata presa dal sito www.panacea.it[/caption] Da questo periodo, la statua lignea e la nuova scultura sono esibite in processione durante la festa. Solo a partire dalla fine della Seconda guerra mondiale fino al 1966, si sceglie di non presentare in processione la scultura settecentesca, ma di metterla sull’altare maggiore per tutta la durata della festa. Un altro rituale andato in disuso negli anni 70 è mettere le banconote da parte del volgo sul manto della statua in processione durante i giorni di festa dedicati al santo.  Le due statue sono custodite gelosamente all'interno della Collegiata di San Giovani. Sitografia: http://www.angri.gov.it/angri/detail.jsp?otype=100101&id=100655 http://libreriamedievale.blogspot.com/2017/03/gli-almohadi-1120-1269-un-movimento.html http://www.angri.gov.it/angri/detail.jsp?otype=100068&id=100612 http://www.panaceart.it/joomla/images/stories/foto/rubrica_angri80/sgbargento.jpg http://www.festadisangiovanni.it/programma http://www.angri80.it/lorigine-della-festa-di-s-giovanni-ad-angri/

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Gigli di Nola. Michele e la sua più grande passione: riprodurre i Gigli in miniatura

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miniature gigli di nola Per un nolano, la Festa dei Gigli non è solo una semplice festa, ma è la Festa. L'amore e la passione radicata nei cittadini nolani è tale che per molti questa "giorno così speciale" sembra non finire mai. Come per Michele Bussone, che da 10 anni a questa parte si dedica alla creazione di Gigli in miniatura, riproduzioni perfette dei "fratelli giganti". Michele è laureato in Giurisprudenza, ma appena ha un attimo libero dai ritmi frenetici e serrati dettati dalla vita forense, ama dedicarsi anima e corpo a questo suo hobby. In realtà, un passatempo abbastanza impegnativo, perché richiede un lavoro certosino e una pazienza davvero da pochi. Le piccole opere giglistiche sono alte un metro e per completare una miniatura il tempo impiegato varia dalle 3 alle 4 settimane. Le miniature sono realizzate con legno, cartone e das e sono completamente fatte a mano. Inoltre per avere una riproduzione quanto più vicina all'originale, si affida molto a foto e video che studia prima di dare vita a queste piccole opere d'arte. Infatti Michele, nonostante abbia ricevuto negli anni offerte per i suoi gigli, ha sempre rifiutato perché, come ha riferito alla nostra redazione: "Non lo faccio per fini di lucro e preferisco tenerli per me, anche per il legame affettivo che si crea. La mia è una passione che nasce da dentro dettata dall'amore e dalla devozione che nutro sia per la mia città che per San Paolino". miniature gigli di nola miniature gigli di nola miniature gigli di nola

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Napoli: in piazza a sostegno della Sea Watch. La polizia si scaglia sui manifestanti

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corteo sea watchNapoli - La città si sta mobilitando quotidianamente per mostrare la solidarietà a Carola Rackete. Ieri infatti i cittadini si sono riuniti in corteo per sostenere la comandante della Sea Watch. Nella giornata di ieri 29 giugno, Carola Rackete è stata arrestata per aver tratto in salvo 42 persone provenienti  dalla nave Sea Watch. Le era stato intimato di non attraversare le acque italiane. Lei non ha ascoltato, ha ritenuto opportuno invece far sbarcare a Lampedusa queste persone. Secondo la comandante infatti molti di questi stavano mettendo a repentaglio la loro incolumità in mare. Questi cortei stanno avendo luogo in varie piazze della città. Ieri hanno raggiunto anche il Porto dove si sono registrati anche scontri con la polizia. L'area portuale di Napoli è da qualche giorno sede riservata agli atleti delle Universiadi che stanno giungendo in città per l'evento sportivo più importante dell'anno. Per questo motivo si sono accresciute le divergenze tra i protestanti e le forze dell'ordine. I manifestanti chiedono che Carola Rackete sia rilasciata. Queste le parola di alcuni manifestanti: "È da questo esempio che arrivano i migliori modelli per il paese. Non possiamo abbandonare questo paese in mano ad un governo che non ha interesse nella vita di altre persone. Queste persone hanno il diritto di sbarcare perchè ogni giorno lottano contro la fame, la guerra e la morte." La risposta del ministro Matteo Salvini però non tarda ad arrivare. Ha dichiarato infatti che semmai la ormai nota comandante della Sea Watch dovesse essere scarcerata, varerà un decreto di espulsione. Ora bisognerà solo attendere il verdetto di lunedì da parte dei giudici di Agrigento.

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Video. Corteo a mare in difesa della Sea Watch, DeMa: “Carola ha fatto bene, siamo…”

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Napoli e le sue massime istituzioni hanno deciso di confermare la solidarietà al Capitano della Nave Sea Watch 3, Carola Rackete. Ricordiamo che la nave è ormai entrata nel porto siciliano di Lampedusa e i migranti sono stati fatti sbarcare tutti. Le forze dell'ordine hanno arrestato invece l'equipaggio, per aver violato la legge italiana, in particolare il Decreto Sicurezza bis. Riguardo alla solidarietà partenopea, ieri a Napoli si è svolto infatti un corteo a mare per sostenere le varie organizzazioni umanitarie che operano nel Mediterraneo. Tra i vari striscioni e i cori, i manifestanti hanno anche intonato lo slogan: "Free Carola!" (tradotto, "Liberate Carola"). Insomma per questa fetta di opinione pubblica, la giovane non avrebbe violato alcuna norma, anzi. Molti paragonano Carola ad Antigone, quasi come se fosse la paladina della legge umanitaria che combatte quella dispotica degli uomini.  Presente alla manifestazione, la quale ha interessato diverse barche, anche il Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris. Il primo cittadino ha infatti affermato: "Oggi in Europa, c'è chi vuole fare la politica dell'odio, del rancore, della guerra dei penultimi contro gli ultimi. Ricordiamo che Napoli è una città di accoglienza, che ha fatto tesoro delle tante culture che l'hanno vissuta. Per questo è una città così ricca di storia." "Cosa penso di chi è invece favorevole all'arresto del Capitano della Sea Watch? -continua De Magistris - "Saranno solo i giudici a verificare se l'equipaggio ha violato o meno il diritto internazionale e interno. Per noi Carola ha salvato vite umane, ha rispettato la legge dell'umanità e ha salvato delle vite in mare. Nel frattempo ognuno la pensa come vuole. Noi siamo dei partigiani, ma durante la Seconda Guerra Mondiale mica erano partigiani?" Sulla Sea Watch 3 ora si stenderà il velo delle indagini e dell'esame da parte della Magistratura. Quando i giudici avranno deciso, allora tutti dovremmo rispettare la loro decisione.  [embed]https://www.youtube.com/watch?time_continue=5&v=ZuI3BQS_K0U&fbclid=IwAR2FAZH4qgPWA79tk8zr_L9t_iFrqwqoKIh8ileTFlFHS5nRG7djKkDN4xM[/embed]

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Universiadi, è boom di turisti a Napoli. Restano forti i disagi

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turisti

turistiNapoli - Dal prossimo 3 luglio al 14 dello stesso mese, si terranno in città le Universiadi. Il grande evento sportivo apporterà grande visibilità e vantaggi. Tra questi sicuramente il sold out alberghiero. Per le 3 settimane previste tra le gare e l'organizzazione dell'evento, Napoli avrà un boom di turisti. Lo si può notare infatti dal pienone in tanti alberghi, soprattutto quelli del centro storico e quelli siti sul lungomare. C'è chi chiede una camera vista mare, o chi chiede di soggiornare nei pressi delle piazze più movimentate della città. C'è chi vuole godersi le Universiadi ma anche le tante attrazioni di Napoli, dal cibo ai monumenti. In realtà bisogna sottolineare come ogni anno in questo periodo il turismo in città sia molto florido. Quest'anno però ha superato ogni aspettativa, tanto che il presidente della Federalberghi Napoli, Antonio Izzo, ha dichiarato che ci vorrebbe una manifestazione del genere ogni anno. Infatti mai come questa estate, è diventato difficile per non dire quasi impossibile trovare una camera nelle zone nevralgiche della città. Le Universiadi quindi hanno apportato dei vantaggi, il settore alberghiero sicuramente è il primo. Si aggiungono poi la visibilità e la riqualificazione delle strutture sportive. Purtroppo però non sono stati segnalati solo gli aspetti positivi dell'evento. Soprattutto negli ultimi giorni infatti sono venute a galla due importanti problematiche. La prima è legata ai contesti della spazzatura in alcune aree della città. Alcuni cumuli non sono stati potuti rimuovere a causa del tempo ed hanno installato un telone. Ma è solo una facciata, hanno solo nascosto e mascherato quella che viene definita Emergenza rifiuti 2.0. Una seconda problematica è invece legata al traffico, la città è intasata. Colpa della scarsa informazione e sopratutto dall'assenza di alternative per la viabilità. Insomma l'evento è di una portata internazionale, forse qualcosina in più poteva e doveva essere fatta.

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