Non cessano gli scavi a Casal di Principe, nel casertano, alla ricerca dei rifiuti tossici che si sospetta essere stati sotterrati negli anni dagli uomini dei casalesi. Così anche oggi, 8 giugno, una macchina escavatrice dei Vigili del fuoco di Napoli, nell’ambito di un’operazione coordinata dalla Dda partenopea e gestita dal Corpo Forestale dello Stato, ha perlustrato un terreno indicato dal pentito Carmine Schiavone nei pressi dello stadio comunale, vicino ad alcune abitazioni e all’asse mediano Nola-Villa Literno.
La buca è arrivata ad una profondità di 9 metri e, così come era successo ieri, sono emersi fanghi industriali dall’odore acre e nauseabondo, scarti dell’edilizia, in particolare materiale ferroso. Successivamente i pompieri hanno iniziato a scavare una seconda buca che verrà probabilmente completata domani, anche se in realtà poi le operazioni saranno sospese per riprendere lunedì. Un terreno, quello sondato, che è stato più volte indagato dai magistrati che si sono occupati dell’inchiesta, ma fino ad oggi nessuno aveva mai provveduto ad effettuare scavi specifici per scoprire se esistesse o meno una discarica di rifiuti tossici e nocivi. Resta da stabilire se le acque siano contaminate o meno.
Tre anni fa però fu ancora una volta Carmine Schiavone, nel corso della trasmissione ‘Anno Zero’, a svelare con precisione alcune zone in cui cercare i rifiuti tossici, pratica che era comune ad alcuni clan della camorra come hanno confermato negli anni diversi collaboratori di giustizia.
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